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Europa per l'Italia è un'associazione di promozione sociale nata a Roma a inizio 2020. La creazione di questa community online e offline ci ha permesso di diffondere un messaggio: l'Europa è stata creata, ma non ci è stata trasmessa. Nostro obiettivo primario è quello di sensibilizzare, valorizzare e promuovere quelli che sono i principi e i valori fondanti dell'Unione Europea.

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L’EUROPA A UN BIVIO: TRA CINA E GLI STATI UNITI NELL’ERA DI TRUMP
Dorian Keita Dorian Keita

L’EUROPA A UN BIVIO: TRA CINA E GLI STATI UNITI NELL’ERA DI TRUMP

L’EUROPA A UN BIVIO: TRA CINA E GLI STATI UNITI NELL’ERA DI TRUMP

“L’Europa si faccia sentire nei confronti di Trump. L’Europa rappresenta l’ultimo presidio rimanente della democrazia al mondo. Se resterà unita, potrà diventare – e rimanere –paladino dei diritti umani”.

Con questa affermazione, il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz ha messo in evidenza una delle sfide più pressanti per l’Unione Europea: riuscire a mantenere una voce indipendente e autorevole in un contesto geopolitico sempre più polarizzato.

L’Europa, infatti, rischia di essere vittima degli eventi e di essere relegata a un ruolo marginale, stretta tra la competizione tra Washington e Pechino e incapace di definire un’agenda pienamente autonoma.

Martedì 18 Marzo, presso l’Università Bocconi, si è tenuta la terza edizione annuale di “Affari e Finanza” di Repubblica, dal titolo “L’Europa a un bivio: tra Cina e gli Stati Uniti nell’era di Trump”.

L’evento ha offerto un’importante occasione di confronto tra esperti di economia e finanza, sugli attuai scenari geopolitici, economici, finanziari e sociali e sulle possibili traiettorie che il Vecchio Continente potrebbe intraprendere per riaffermare il proprio ruolo nella geopolitica mondiale.

Con il ritorno di Donald Trump, sulla scena politica statunitense e l’assertività crescente della Cina, l’Europa si trova in una posizione complessa e delicata e deve agire su più fronti: in particolare, in tema di politica industriale e innovazione, è necessario rafforzare la sovranità tecnologica e ridurre la dipendenza dalle grandi potenze globali; in tema, di leadership valoriale, come sottolineato dal Prof Stiglitz, l’Europa ha il potenziale per essere un baluardo dei diritti umani e della democrazia; mentre, riguardo all’autonomia strategica,

E’ chiara la vulnerabilità dell’Europa causata dalla dipendenza dagli USA per la difesa e dalla Cina per la produzione industriale.

Sono state molte le soluzioni proposte riguardo alle questioni sollevate e risulta chiaro che l’Unione Europea non può più permettersi di rimanere passiva: investimenti mirati in settori strategici come l’intelligenza artificiale attraverso l’iniziativa InvestAI, presentata in occasione del vertice di Parigi al fine di mobilitare 200 miliardi, rappresenta solo uno dei tanti modi che l’UE può sfruttare per rafforzare e affermare la propria competitività in questo contesto; così come diversificare le catene di approvvigionamento e creare una difesa comune per dirsi davvero autonoma; o ancora, aumentare il proprio peso globale, rafforzando il ruolo dell’UE in organismi internazionali, promuovendo politiche estere coerenti con i valori dei diritti fondamentali e della democrazia.

La frammentazione interna e le esitazioni politiche rischiano di compromettere il futuro del Continente. Tuttavia, se i Paesi membri sapranno collaborare efficacemente e adottare davvero una visione comune, l’UE potrà riaffermarsi come attore centrale nella governance globale.

L’Europa si trova davvero a un bivio: può scegliere di essere Protagonista oppure accettare un ruolo marginale nella storia del XXI secolo.

La sfida è aperta e il tempo di agire è ora.

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Ma la mancata partecipazione alle consultazioni elettorali non è sempre può dirsi frutto di una scelta volontaria, lo sanno bene tutti gli elettori domiciliati in una provincia diversa da quella di origine e quelli non iscritti all’AIRE, perché solo temporaneamente residenti all’estero.

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